📚𝐏𝐈𝐋𝐋𝐎𝐋𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐌𝐎𝐑𝐑𝐄𝐒𝐄: 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐄𝐏𝐏𝐄 𝐆𝐑𝐈𝐏𝐏𝐎

Ben ritrovati da Giuseppe Grippo nella rubrica "Pillole di Storia Morrese".

Oggi, nella QUINTA PARTE dell’articolo vi scriverò riguardo ai sacerdoti che dalla fine del 1800 ad oggi hanno servito ed amministrato la parrocchia di Morra.

PREMESSA: 

La maggior parte delle foto dei sacerdoti sono tratte dal libro "La chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Morra De Sanctis" a cura del dott. Rocco Di Santo e del prof. Francesco Grippo. 

Le uniche foto NON tratte dal libro del Di Santo e del Grippo sono:

-Foto don Bruno Mariani

-Foto don Raffaele davanti la chiesa di Montecastello 

-Foto don Raffaele che celebra la prima comunione 

-Foto don Siro Colombo

-Foto don Carmine Fischetti

-Foto don Rino Morra

-Foto don Pasquale Riccio

-Foto riguardanti i fatti del 15 dicembre 2019

𝐋𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨: 𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐬𝐚𝐜𝐞𝐫𝐝𝐨𝐭𝐢

Il sacerdote è colui che, all’interno di una Chiesa, sa guidare o tenta nei modi migliori di guidare il proprio Gregge.

A parer mio, all’interno della parrocchia di Morra (ma come in tutte le parrocchie), ci sono preti di passaggio ed altri che invece lasciano il proprio nome nella Storia e nel cuore di ogni fedele.

Ovviamente non è sempre detto che chi lascia il segno nella Storia ha fatto sempre cose positive!

Questo discorso vale per tutti, anche per i preti.

Ora, vi farò un elenco di tutti i parroci di morra che si sono succeduti dalla metà de 1800 ad oggi e per alcuni menzionerò qualche aneddoto o cose importanti svolte nel proprio operato.

I NOSTRI SACERDOTI:

-Marino Molinari

1843-1932

Don Marino Molinari, discendente della nobile famiglia morrese “Molinari”, è colui che spostò i festeggiamenti in onore di San Rocco nei gironi del 22 e del 23 agosto.

P.S.: Ne ho già scritto un articolo dettagliato a riguardo nel novembre 2024.

-Gerardo De Paula

1847-1919

Don Gerardo è ricordato, purtroppo, poiché venne brutalmente assassinato a coltellate all’interno del castello di Morra, nel 1919.

Gli assassini non furono mai trovati.

-Gerardo De Rogatis

1855-1930

-Vincenzo Ricciardi

1859-1917

-Amato Ricciardi

1863-1933

-Alfonso De Rogatis

1865-1923

-Remigio Donatelli

1866-1946

-Generoso Novia

1867-1942

-Elia De Rogatis

1873-1925

-Giovanni Del Guercio

1880-1950

Fu il primo parroco nella storia della parrocchia a non essere originario di Morra.

Don Giovanni, infatti, nacque nella vicina Sant’Angelo dei Lombardi nel 1880.

Arrivò a Morra nel 1919.

Si noti che prima di lui i preti erano tutti Morresi.

-Michele Gallucci

1910-1980

Don Gallucci è noto a Morra come il “prete rivoluzionario”.

Venne accusato di aver fomentato la rivolta Morrese del 18 novembre 1943.

Venne arrestato e quando fu liberato si spogliò da prete per seguire la dottrina di Karl Marx.

Morì nel 1980.

P.S.: Ne ho già scritto anche per lui un articolo a riguardo più nello specifico, il 18 novembre 2024.

-Raffaele Masi

1921-2009

Don Raffaele è uno dei preti che tutt’ora resta nei cuori dei Morresi.

Morra non ha ancora dedicato nulla, nonostante la missione di Parroco svolta per oltre 40 anni al servizio della nostra comunità.

Fu nominato parroco di Morra De Sanctis il 26.1.1950 e conservò quella nomina fino al 26.4.1990 quando gli subentrò, come Amministratore Parrocchiale, il compianto Don Siro Colombo (1953 - 2003). Per tutti i morresi Don Raffaele era “l’Arciprete" come tutti amichevolmente lo chiamavano. 

Quando giunse a Morra per esercitare il ministero sacerdotale trovò un paese molto povero e che faticava a riprendersi dopo l’avventura bellica, ma soprattutto trovò un paese lacerato perché era stato teatro, negli anni immediatamente precedenti, di scontri tra l’allora parroco Don Michele Gallucci (1910 - 1980), la Curia Arcivescovile e una parte della popolazione morrese.

Seppe trovare il giusto equilibrio e riportare la comunità cristiana entro i limiti della tolleranza e del rispetto reciproco. In questo ebbe un ruolo determinante il suo carisma.

Don Raffaele celebra il Sacramento della Prima Comunione ad alcuni bambini Morresi, 1985

Condivise con i morresi un quarantennio di storia civile e religiosa. Non c’è, infatti, famiglia morrese che non abbia ‘incontrato’ il ministero sacerdotale dell’Arciprete. Le infinite iniziative e opportunità di crescita spirituale proposte al popolo di Dio di Morra furono praticamente innumerevoli. 

Anche dopo il suo ritiro in Avellino favorito dall’avanzare dell’età e dall’aggravarsi dell’infermità agli occhi, l’Arciprete mantenne sempre cordiali rapporti con i morresi. Infatti, in occasione della riapertura al culto della chiesa di S. Rocco, il 16.8.1999, accettò di buon grado l’invito di concelebrare la S. Messa tra i suoi fedeli e di poter riabbracciare tutti.

Don Raffaele, dietro al Vescovo Nunnari, concelebra alla cerimonia di riapertura della chiesa di San Rocco, 16 agosto 1999

L’amministrazione comunale gli volle, unitamente al parroco di allora Don Siro Colombo, attribuire la cittadinanza onoraria e l’Arciprete in quell’occasione fu presente in Consiglio Comunale ed ebbe l’occasione di trascorre in serenità una giornata con i suoi morresi.

Si prodigò per la costruzione dell’asilo parrocchiale ‘Giovanni XXIII’, si spese molto per il recupero della guglia in onore di S. Rocco e la chiesa di Montecastello con il campanile danneggiato. Tant’è che fu la prima chiesa della provincia a essere riparata e riaperta al culto.

Infatti la chiesa di Montecastello fu riaperta al culto il 13 marzo 1983.

Don Raffaele durante la processione con il simulacro della Madonna di Montecastello.

A questa feconda attività affiancò sempre l’amore per le lettere, la storia e la poesia. Infatti, le sue molteplici liriche sono apprezzate dagli studiosi e oramai sono diventate patrimonio di tutti.

Morì nel 2009, all’età di 88 anni.

-Bruno Mariani

1931-1980

Don Bruno Mariani, anche se non è mai stato parroco a Morra, era comunque originario di questo paese.

Ad oggi è l’ultimo prete nato a Morra.

Anche se non parroco di Morra ma della vicina Sant’Angelo dei Lombardi, don Bruno veniva ogni settimana a Morra per far visita alla madre ed ai fratelli e sorelle.

Morì nel sisma del 1980 a Sant’Angelo, per ironia della sorte il giorno del suo 49° compleanno, essendo nato il 23 novembre 1931.

I suoi resti vennero riportati a Morra, nel cimitero comunale, dove tutt’ora riposa, assieme al fratello prof. Alfonso Mariani, morto anche lui qualche giorno dopo il sisma.

Vi lascio ora un pensiero che ha scritto Tony Lucido, ex sindaco di Sant’Angelo e presidente della Pro Loco Santangiolese, in memoria di don Bruno a nome di tutta la comunità di Sant’Angelo:

“Don Bruno Mariani, "un vero prete di strada".

Un Prete di strada, tra giovani, anziani, contadini, lavoratori e disoccupati, per farsi carico dei loro problemi, per difendere la loro dignità, per condividere le sofferenze, per sostenere la lotta, per indicare la fede, per animare ed incoraggiare la speranza. 

Dove c'era la gente c'era Don Bruno.

Dove c'era Don Bruno, c'era la Chiesa!

Don Bruno era tra la gente, anche per strada per confessare, per testimoniare sempre, che Dio ama gli uomini!

Don Bruno ha anticipato di decenni il recente messaggio di Papa Francesco, in merito alle chiese vuote, che ha invitato il clero a meno forme e aridi ritualità, a rendere la Chiesa pietra viva e testimone del suo tempo, tra le persone e con la gente.

Don Bruno mentre chiacchera con una ragazza.

Don Bruno, nato a Morra de Sanctis il 23/11/1931, è deceduto all'età di 49 anni, il giorno del suo compleanno, in Sant'Angelo dei Lombardi, tra la gente, tra le macerie di palazzi crollati con il sisma del 23 novembre 1980.

A distanza di oltre quarant'anni, è ancora forte il suo ricordo, la sua straordinaria esperienza di uomo e di sacerdote, di parroco”.

-Siro Colombo

1953-2003

Don Siro Colombo arrivò a Morra come Amministratore della parrocchia di Morra il 26 aprile 1990, successe a don Raffaele Masi.

La sua nomina ufficiale a Parroco di Morra è datata 1/09/1993.

Anche lui, come don Raffaele, sarebbe stato destinato ad essere ricordato a lungo nei cuori dei Morresi.

Don Siro, non era né di Morra e non aveva neppure origini Irpine.

Era bensì di Milano ed arrivò in Irpinia come volontario nel post-sisma 1980.

Appena arrivò a Morra si prodigò immediatamente in modo che la parrocchia di Morra avesse una chiesa di mattoni al più presto possibile.

Infatti, dopo il terremoto, tutte le chiese di Morra erano inagibili (fatta eccezione per la chiesa di Montecastello, riaperta nel 1983).

La chiesa Madre e quella di San Rocco erano gravemente danneggiate ed i tempi per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione sarebbero stati ancora molto lunghi.

Così, il 18 dicembre 1993, fu consacrata e aperta al culto la chiesa provvisoria, in piazza De Sanctis.

18.12.1993: Benedizione della Chiesa Provvisoria, don Siro si trova a nella parte destra della foto affianco al Vescovo Mario Milano.

La chiesa Provvisoria

Oltre alla costruzione della chiesa provvisoria si batté molto affinché la chiesa Madre e la chiesa di San Rocco venissero presto riaperte.

Il 16 agosto 1999 fu riaperta la chiesa di San Rocco e don Siro concelebrò insieme al Vescovo Salvatore Nunnari oltre a tanti atri sacerdoti, tra questi don Raffaele Masi.

Purtroppo per lui, non vedrà mai la fine dei lavori della chiesa Madre e la sua riapertura il 1° maggio 2004.

In primis perché nel settembre del 1999 lasciò Morra poiché venne promosso come parroco a Calitri e morì prematuramente la vigilia di Natale del 2003, il 24 dicembre, all’età di 50 anni.

-Pasquale Rosamilia

1937-2019

Don Pasquale Rosamilia ricoprì l’incarico di “parroco moderatore” dal 1° novembre 1999 al luglio del 2001.

-Padre Paolo Mawazo

1962-

Padre Paolo successe a don Pasquale Rosamilia come Amministratore Parrocchiale il 29 luglio del 2001 e restò a Morra fino all’ottobre del 2003, quando arrivò un nuovo parroco.

-Antonio Cimmino

1972-

Don Antonio fu nominato Amministratore della Parrocchia di Morra il 7 ottobre del 2003.

Si trovò lui come parroco alla riapertura della chiesa Madre nel maggio 2004.

Terminò il suo saluto durante la cerimonia di riapertura della chiesa dicendo:

“Aiutatemi! Aiutiamoci a vicenda nel cammino quotidiano incontro al Signore.

Altro non vi so dire se non che vi voglio bene e non cesserò mai di ringraziare il signore che mi ha chiamato al servizio di questa bella comunità di Morra”.

Il saluto di Don Antonio durante la celebrazione di riapertura della chiesa Madre.

Lasciò Morra nell’agosto 2009, dopo circa 6 anni di servizio.

-Carmine Fischetti

1981-

Don Carmine arrivò a Morra assieme ad un altro sacerdote, don Rino Morra.

Don Rino è ancora il parroco attuale di Morra, mentre don Carmine lasciò Morra nel 2014 per essere promosso nella parrocchia di Conza della Campania.

-Rino Morra

1975-

Don Rino Morra è l’attuale parroco di Morra.

Arrivato nel paese natio del De Sanctis il 30 agosto 2009, assieme a don Carmine Fischetti, successe a don Antonio Cimmino.

Don Rino Morra in piazza De Sanctis, 2017

Quando arrivò a Morra don Rino era già parroco di Guardia Lombardi dal 2003 e mantenne la nomina fino al 2017, ben 14 anni.

Il 15 dicembre 2019, l’Arcivescovo Pasquale Cascio lo ha nominato Parroco Moderatore di Morra e anche parroco delle due parrocchie della vicina Bisaccia.

-Pasquale Riccio

1957-

Don Rino a Morra, trovatosi in difficoltà per la gestione delle tre parrocchie, ha al suo fianco don Pasquale Riccio, già parroco di Guardia Lombardi dal 2017; infatti proprio lui aveva succeduto don Rino.

Don Pasquale è stato nominato, sempre il 15 dicembre 2019 dall’Arcivescovo Cascio, Parroco In Solido di Morra.

L' Arcivescovo Cascio presiede la messa del 15 dicembre 2019 e promuove don Rino a parroco delle due parrocchie di Bisaccia e don Pasquale Riccio a parroco i solido di Morra.

Il saluto di don Rino alla comunità di Morra, 15 dicembre 2019.

                    Don Pasquale Riccio, nuovo parroco in solido di Morra, si presenta alla comunità.

15 dicembre 2019

                   Foto con il Vescovo Cascio ed i ministranti prima della messa del 15 dicembre 2019.

In primo piano don Rino Morra, alle spalle del Vescovo don Pasquale Riccio.

Don Rino e Don Pasquale celebrano una messa insieme nella chiesa di Montecastello, maggio 2025.

Spero che anche la quinta parte dell’articolo si stata di vostro gradimento.

Ci sentiamo a presto per la SESTA ED ULTIMA PARTE dell’articolo e per le prossime Pillole di Storia Morrese!